Descrizione
«Il 14 febbraio, l’Avanti! pubblicò un articolo contro gli ufficiali del distaccamento Marina di Roma e segnatamente contro il comandante Ghiglieri della caserma Legnano. Nei giorni seguenti, alcuni marinai si presentarono alla direzione del giornale socialista, chiedendo una rettifica; ma la direzione la negò perchè non domandata direttamente dagli accusati. Allora, per rappresaglia, una cinquantina di marinai, la mattina del 19 febbraio, irruppero nella direzione dell’Avanti!, bloccando gli apparecchi telefonici e danneggiando mobili; sopraggiunti i comandanti Ghiglieri e Pellegrino, i marinai si allontanarono. Questo, per sommi capi, l’atto di violenza illegale che fu punito secondo i regolamenti. Contro la violenza patita protestò l’Ufficio politico del partito socialista, indi i vari circoli socialisti di Roma e altrove, perfino nell’America, come annunziava l’Avanti! del 22 febbraio. In questo stesso giorno si tenne, nel cortile del Collegio Romano, un comizio di protesta; dopo il quale i dimostranti si recarono in corteo al Quirinale, scandendo il passo col grido Abbasso il Re e fischiando mentre passavano dinanzi alla reggia. Il corteo si sciolse al Viminale, dopo che l’on. Bonomi ebbe ricevuto una commissione dei dimostranti. Durante la sfilata furono lanciati dei volantini con la scritta: Abbasso la Marina fascista. Abbasso gli Ufficiali venduti alla Monarchia. Morte al buffone De Courten». [Cfr., Civiltà Cattolica, 10 marzo 1945, vol. I, quad. 2274, pp. 391-392].
Raffaele de Courten [Milano 1888-Frascati 1978) Ammiraglio e politico italiano, Ministro della Marina [1944-1946] fu l’ultimo capo di stato maggiore della Regia Marina e il primo della Marina Militare.